“Il sole 24 ore “di Eugenio Bruno 18 marzo 2018
Sarà di 3.700 euro il tetto massimo di spesa detraibile per le tasse e i contributi di iscrizione a un’università non statale.
A stabilirlo è un decreto del ministero dell’Istruzione pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale di ieri. Il 19% – la percentuale detraibile – è pari a 703 euro. Il provvedimento che ricalca quello approvato dal Miur il 23 dicembre scorso segmenta in 4 ambiti i corsi di laurea esaminati: medica, sanitaria, scientifico-tecnologica e umanistico-sociale. Dall’ateneo Slow Food alla Bocconi, quanto costano le università private Per ognuna viene stabilito un tetto massimo alla detrazione del 19% che è stata introdotta dall’articolo 1, comma 954, della legge di bilancio per il 2016.
Con effetto a partire dall’anno di imposta 2015. Nel 2017 l’importo massimo detraibile andrà dai 1.500 euro per le iscrizioni a una laurea dell’area umanistico-sociale presso un ateneo privato ubicato al Sud o nelle Isole ai 3.700 previsti per l’ambito medico in un’università del Nord. E sempre a quota 3.700 euro viene fissato il tetto di detraibilità per la frequenza di dottorati, specializzazioni e master universitari di primo e di secondo livello. Importi che vengono adeguati annualmente e a cui va sommata la tassa regionale per il diritto allo studio. © Riproduzione riservata