Lunedì 22 agosto è l’ultimo giorno per chiudere i conti del 2021 e del primo acconto per il 2022.
I pagamenti risultanti dal modello Redditi 2022 persone fisiche, a titolo di saldo 2021 e primo acconto per il 2022, che non sono stati effettuati entro il 30 giugno 2022, possono essere eseguiti entro il 22 agosto 2022, con lo 0,40% in più.
Ad esempio, un contribuente che deve pagare un saldo Irpef di 5mila euro, per il 2021, in scadenza ordinaria il 30 giugno 2022, se esegue il pagamento entro il 22 agosto, dovrà pagare 5mila euro, più lo 0,40% in più, cioè 20 euro, in totale 5.020,00 euro
Chi “salta” la scadenza del 22 agosto può quindi rimediare con il ravvedimento spontaneo. Per le sanzioni sui tardivi od omessi versamenti, si applica l’articolo 13, comma 1, del decreto legislativo 471/1997. In pratica:
• per i ritardi fino a 14 giorni, si applica la sanzione giornaliera dello 0,1 per cento;
• per i ritardi da 15 a 30 giorni, si applica la sanzione fissa dell’1,5% (un decimo del 15%);
• per i ritardi da 31 a 90 giorni, si applica la sanzione dell’1,67% (un nono del 15%).
Sono anche dovuti gli interessi legali nella misura dell’1,25% annuo applicabile dal 2022. Senza ravvedimento, comunque, per i pagamenti eseguiti entro 90 giorni, gli uffici applicheranno la sanzione dell’1% giornaliero, per ritardi fino a 14 giorni e del 15% fisso per ritardi da 15 a 90 giorni.
L’agenzia delle Entrate ha chiarito che se il contribuente non ha versato alcun importo né entro la scadenza iniziale, né entro il cosiddetto termine lungo, il termine cui fare riferimento per il calcolo delle somme dovute ai fini del ravvedimento, è la data di naturale scadenza (circolare 27/E/2013). Per i versamenti di quest’anno, la scadenza ordinaria è quella del 30 giugno 2022.
Ad esempio, un contribuente che non ha versato un saldo Irpef di 5mila euro, per il 2021, in scadenza ordinaria il 30 giugno 2022, e nemmeno entro il termine cosiddetto lungo del 22 agosto, con lo 0,40% in più, di 20 euro, in totale 5.020 euro, potrà ravvedersi, facendo riferimento alla scadenza originaria del 30 giugno 2022 e al debito iniziale di 5mila euro.
Se il contribuente esegue il versamento il 31 agosto 2022, cioè con 62 giorni di ritardo, all’importo di 5mila euro, per il saldo Irpef 2021, con il codice «4001», dovrà aggiungere gli interessi dell’1,25% annui, per 10,62 euro, codice «1989», più la sanzione fissa dell’1,67%, dovuta per i ritardi da 31 a 90 giorni, per 83,50 euro, codice «8901», in totale 5.094,12 euro.