Termini e modalità differenti per le spese inviate alla precompilata, infatti sono previste date non coordinate tra loro per opporsi all’utilizzo da parte dell’agenzia delle Entrate. Per gli abbonamenti al trasporto locale 2023 , che debuttano quest’anno, la scadenza è il 16 marzo.
I vari provvedimenti, danno al contribuente il diritto di opporsi all’utilizzo dei dati. Si possono comunque detrarre anche le spese per cui si esercita l’opposizione, modificando la precompilata in un secondo momento.
La facoltà riguarda: liberalità agli enti del terzo settore; abbonamenti al trasporto pubblico; asili nido; spese sanitarie; spese scolastiche e contributi alle scuole; spese universitarie.
L’opposizione può esercitarsi comunicandola all’Agenzia o, ma solo per alcune spese, chiedendo direttamente al percipiente di non inviare i dati. Quest’ultima facoltà è prevista solo per liberalità, spese scolastiche e abbonamenti ai trasporti (per questi ultimi solo per spese sostenute a partire dal 2024). La richiesta di non inviare i dati va fatta all’atto del pagamento, o in un secondo tempo, ma non oltre il 31 dicembre dell’anno di sostenimento della spesa – ossia prima che i dati siano trasmessi (gli invii avvengono con scadenze differenziate, ma a partire dal 1° gennaio dell’anno successivo).
Decorso il termine per impedire l’invio, il contribuente può ancora opporsi, inviando apposita richiesta direttamente all’Agenzia. Al momento della trasmissione i dati confluiscono infatti in un archivio ad hoc, separato da quelli dell’anagrafe tributaria e non accessibile all’Agenzia fino al termine per l’opposizione. Se questa viene esercitata, i dati sono subito cancellati.
Per esercitare il diritto va inviato un apposito modulo per ciascun tipo di spesa, allegando copia del documento: c’è una casella e-mail dedicata, diversa per ciascuna spesa; in alcuni casi c’è anche un numero fax. Le modalità e i termini variano a seconda del tipo di spesa: 28 febbraio per asili nido e spese universitarie; 16 marzo per trasporti e spese scolastiche; 20 marzo per le liberalità a Ets.
Le spese sanitarie, che transitano dal sistema Ts, hanno regole diverse (si veda l’articolo «Prima scadenza al 31 gennaio per opporsi alla trasmissione delle spese sanitarie al Fisco»): non è prevista l’opposizione all’invio oltre il momento del pagamento (l’invio al Sts ha infatti cadenza semestrale e può essere anche fatto con invii giornalieri); entro il 31 gennaio può inviarsi (anche con modulo cartaceo o chiamando un numero verde) ; infine c’è una finestra temporale tra il 9 febbraio e l’8 marzo (salvo proroghe) per accedere al Sts e selezionare le singole spese da escludere.