IL SOLE 24 ORE 17/01/2020
Per la determinazione del limite di 5mila euro, che fa scattare il nuovo vincolo di preventiva presentazione della dichiarazione fiscale, non si considerano le compensazioni orizzontali. Si tratta delle compensazioni dei crediti utilizzati in pagamento di debiti della medesima imposta, relativi a periodi successivi a quello di maturazione del credito, pur se volontariamente riportate all’interno della delega di pagamento F24. Il decreto fiscale ha introdotto per tutti, e non solo per i titolari di partita Iva, l’obbligo di passare dai canali telematici delle Entrate (F24 web o F24 Online, oppure F24 presentato da intermediario) per chi ha un credito da portare in compensazione, che quindi non si potrà più usare con l’home banking . La stretta si applica quindi anche per le compensazioni dei crediti 2019 delle persone fisiche (ad esempio Irpef) di qualsiasi importo I crediti d’imposta derivanti da agevolazioni (quadro RU della dichiarazione dei redditi) non rientrano nel nuovo obbligo di compensazione dopo la presentazione della dichiarazione (risoluzione 110/E/2019) e possono essere compensati nel modello F24 già dal primo giorno successivo all’anno di maturazione. Restano fermi i vincoli e le formalità che sono previsti dalle discipline sulle singole norme agevolative. Le compensazioni in F24 di crediti per importi fino a 5mila euro possono tuttora essere effettuate dal 1° giorno del periodo di imposta successivo a quello di maturazione del credito. Nel modello F24 del 16 gennaio 2020, si sono potuti ad esempio utilizzare in compensazione un credito Irpef, Ires o Irap 2019 non superiore alla soglia di 5mila euro. Ciò che rileva a questi fini non è l’importo complessivo del credito (che può essere superiore a 5mila euro), ma l’importo compensato nel modello F24 e compensazioni di crediti in F24, per importi superiori a 5mila euro, possono essere effettuate solo dal decimo giorno successivo alla presentazione della dichiarazione da cui emerge il credito. Per i crediti maturati dal 2019, la norma (fino allo scorso anno riguardante solo i crediti Iva) viene estesa a imposte sui redditi e addizionali, imposte sostitutive e Irap. Pertanto, nel modello F24 del 16 gennaio 2020 non si sono potute compensare i crediti 2019 relativi ai tributi indicati per pagare debiti di imposta o contributivi per importi superiori a 5mila euro. Riproduzione riservata ©