Il modello F24, per il versamento delle imposte, dei contributi e delle altre somme dovute allo Stato, alle Regioni e agli enti previdenziali, conquista sempre più spazio.
Più si allarga l’impiego del modello F24, più si riduce l’uso del modello F23. Con un provvedimento dell’agenzia delle Entrate del 27 novembre 2020, il modello F24 si dovrà usare, in sostituzione del modello F23, per pagare le somme dovute per la registrazione degli atti pubblici, delle scritture private autenticate, e per l’imposta sulle donazioni, nei casi di registrazione degli atti presso gli uffici territoriali dell’agenzia delle Entrate.
F24 utilizzabile dal 7 dicembre 2020
L’impiego del modello F24, per pagare l’imposta sulle donazioni e le somme dovute per la registrazione degli atti pubblici e delle scritture private autenticate, decorre con riferimento agli atti presentati per la registrazione dal 7 dicembre 2020. Restano ferme le modalità di versamento già previste per le somme dovute per gli atti dei pubblici ufficiali registrati telematicamente, usando il modello unico informatico attraverso la piattaforma Sister. Al riguardo, si precisa che tramite questa piattaforma è possibile anche effettuare la consultazione delle banche dati per eseguire visure, ricerche catastali ed ispezioni ipotecarie. Per il versamento dell’imposta sulle donazioni e delle somme dovute per la registrazione degli atti pubblici e delle scritture private autenticate, fino al 30 giugno 2021, può essere usato anche il modello F23, secondo le attuali modalità. Fino al 30 giugno 2021, sono comunque considerati validi i versamenti fatti sia con il modello F23, sia con il modello F24. A partire dal 1° luglio 2021 i predetti versamenti sono effettuati esclusivamente con il modello F24. Resta fermo che i versamenti chiesti a seguito di atti emessi dagli uffici dell’agenzia delle Entrate sono fatti esclusivamente con il tipo di modello di pagamento indicato nell’atto stesso.
I codici tributo da usare
Con la risoluzione dell’agenzia delle Entrate, n. 76/E del 2 dicembre 2020, sono stati istituiti i codici tributo da usare per i versamenti delle somme dovute per l’imposta sulle donazioni e per la registrazione degli atti pubblici e delle scritture private autenticate, con le istruzioni per la compilazione del modello F24.
I codici da usare, che saranno operativi dal 7 dicembre 2020, sono i seguenti:
• 1560 denominato Atti pubblici – imposta di registro;
• 1561 denominato sanzione imposta di registro – ravvedimento;
• 1562 denominato imposta di bollo;
• 1563 denominato sanzione imposta di bollo – ravvedimento;
• 1564 denominato interessi;
• 1565 denominato imposta ipotecaria;
• 1566 denominato imposta catastale;
• 1567 denominato tassa ipotecaria;
• 1568 denominato sanzione imposte ipotecarie e catastali – ravvedimento;
• 1569 denominato imposta sulle donazioni;
• 1570 denominato sanzione imposta sulle donazioni – ravvedimento.
Nel modello F24, i codici sono esposti nella sezione Erario, esclusivamente in corrispondenza delle somme indicate nella colonna importi a debito versati, con l’indicazione nel campo anno di riferimento dell’anno di formazione dell’atto, nel formato AAAA.
I codici per gli avvisi di liquidazione
Per consentire il versamento, tramite il modello F24, delle somme dovute a seguito degli avvisi di liquidazione emessi dagli uffici delle Entrate, è istituito il nuovo codice tributo A198 per l’imposta sulle donazioni e per le restanti somme sono utilizzati i vigenti codici di cui alle risoluzioni n. 16/E del 25 marzo 2016, n. 57/E del 18 luglio 2018, n. 9/E del 20 febbraio 2020 e n. 73/E del 19 novembre 2020, di seguito indicati, appositamente ridenominati:
•A196 ridenominato Atti pubblici – atti privati – atti giudiziari – imposta di registro – somme liquidate dall’ufficio;
•A197 ridenominato sanzione imposta di registro – imposta sulle donazioni – somme liquidate dall’ufficio;
• A146 ridenominato successioni – imposta di bollo – somme liquidate dall’ufficio;
• A148 ridenominato successioni – sanzione imposta di bollo – somme liquidate dall’ufficio;
•A152 ridenominato successioni – interessi – somme liquidate dall’ufficio;
• A140 ridenominato successioni – imposta ipotecaria – somme liquidate dall’ufficio;
•A141 ridenominato successioni – imposta catastale – somme liquidate dall’ufficio;
•A142 ridenominato successioni– tassa ipotecaria – somme liquidate dall’ufficio;
• A149 ridenominato successioni– sanzioni imposte e tasse ipotecarie e catastali – somme liquidate dall’ufficio;
• A151 ridenominato successioni – tributi speciali e compensi – somme liquidate dall’ufficio;
• A198 denominato imposta sulle donazioni – somme liquidate dall’ufficio.
Nel modello F24, i codici sono esposti nella sezione Erario, esclusivamente in corrispondenza delle somme indicate nella colonna importi a debito versati, riportando, inoltre, nei campi specificamente denominati, il codice ufficio, il codice atto e l’anno di riferimento (nel formato AAAA), indicati nell’atto emesso dall’ufficio.