Bonus ristrutturazione anche per il 2023 Il governo Meloni ha infatti inserito la proroga della detrazione Irpef del 50% per i lavori di ristrutturazione nella legge di bilancio. Dopo l’approvazione del decreto legge del 16 febbraio 2023, però, non sarà più possibile optare per la cessione del credito o per lo sconto in fattura, ma solo per la detrazione nella dichiarazione dei redditi (i cui modelli sono disponibili sul sito dell’Agenzia delle Entrate). Ma vediamo come funziona il bonus ristrutturazione, cosa comprende (dai lavori sui condomini a quelle sulle villette unifamiliari) e quali sono i requisiti per accedere alla detrazione.
Bonus ristrutturazione 2023, cosa comprende
Per quanto riguarda gli interventi sui condomini, il bonus ristrutturazione 2023 comprende i lavori indicati alle lettere a, b, c, d dell’articolo 3 del Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia. Si tratta degli interventi di:
- manutenzione ordinaria
- manutenzione straordinaria
- restauro e risanamento conservativo
- ristrutturazione edilizia
Sono esempi di interventi di manutenzione ordinaria:
- le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici,
- quelle necessarie a integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti,
- la sostituzione di pavimenti, infissi e serramenti,
- la tinteggiatura di pareti, soffitti, infissi interni ed esterni, il rifacimento di intonaci interni, l’impermeabilizzazione di tetti e terrazze, la verniciatura delle porte dei garage
Per quanto riguarda gli edifici unifamiliari, i lavori per cui spetta il bonus ristrutturazione sono i seguenti:
- manutenzione straordinaria
- restauro e risanamento conservativo
- ristrutturazione edilizia
Non sono ammessi al beneficio fiscale gli interventi di manutenzione ordinaria, che spettano solo per i lavori condominiali, a meno che non facciano parte di un più vasto intervento di ristrutturazione.
Come richiedere il bonus ristrutturazione 2023
Per poter richiedere il bonus ristrutturazione 2023 nella dichiarazione dei redditi è sufficiente indicare nel modello 730 i dati catastali identificativi dell’immobile e, nel caso in cui i lavori sono effettuati dal detentore, gli estremi di registrazione dell’atto che ne costituisce titolo e gli altri dati richiesti per il controllo della detrazione.
Ê inoltre necessario inviare all’Azienda sanitaria locale competente per territorio una comunicazione (con raccomandata A.R. o altre modalità stabilite dalla Regione) con le seguenti informazioni:
- generalità del committente dei lavori e ubicazione degli stessi
- natura dell’intervento da realizzare
- dati identificativi dell’impresa esecutrice dei lavori con esplicita assunzione di responsabilità, da parte della medesima, in ordine al rispetto degli obblighi posti dalla vigente normativa in materia di sicurezza sul lavoro e contribuzione
- data di inizio dell’intervento di recupero
La comunicazione preliminare all’Asl non va fatta in tutti i casi in cui i decreti legislativi relativi alle condizioni di sicurezza nei cantieri non prevedono tale obbligo.
La legge di bilancio 2018 ha introdotto l’obbligo, valido solo per quei lavori che comportano risparmio energetico e utilizzo di fonti rinnovabili, di trasmettere una comunicazione all’Enea entro 90 giorni dalla fine dei lavori.
Le ultime notizie sul bonus ristrutturazione
Il decreto milleproroghe 2023 ha previsto che per i lavori eseguiti nel corso del 2022 la comunicazione all’Agenzia delle Entrate, nel caso si fosse deciso di optare per la cessione del credito o per lo sconto in fattura, deve essere inviata entro il 31 marzo 2023 e non più entro il 16 marzo.
Ma attenzione per i lavori effettuati nel corso del 2023 non sarà più possibile optare per le opzioni alternative di cessione del credito o sconto in fattura come previsto dal decreto legge del 16 febbraio 2023. Il blocco non vale se, all’entrata in vigore del decreto:
- risulti presentata la richiesta del titolo abilitativo, ove necessario;
- per gli interventi per i quali non e’ prevista la presentazione di un titolo abilitativo, siano gia’ iniziati i lavori;
- risulti regolarmente registrato il contratto preliminare ovvero stipulato il contratto definitivo di compravendita dell’immobile nel caso di acquisto del sismabonus
Quali sono i bonus prorogati al 2023?
Nel 2023, come previsto dalla legge di bilancio 2023, sono stati prorogati, oltre al bonus ristrutturazione:
- bonus verde
- bonus mobili
- sismabonus
- ecobonus 50%
- bonus barriere architetture
- ecosismabonus
- ecobonus (con una detrazione del 90%, salvo quanto previsto dalla legge)