Fisco, Siri: «Flat tax per famiglie con Irpef al 15% e Ires tagliata al 20%» –di Marzio Bartoloni per “Il sole 24 Ore” del 01 marzo 2019
Dopo il «primo antipasto» per un milione e mezzo di partite Iva è arrivata l’ora della fase due della flat tax: «Con la prossima legge di bilancio tutte le risorse disponibili devono essere impegnate nell’abbassamento delle imposte che sono la premessa necessaria per una autentica ripresa dell’economia». Uno «shock fiscale» urgente che secondo il sottosegretario alle Infrastrutture, Armando Siri – consigliere economico e braccio destro del vice premier Matteo Salvini che sta lavorando alla riforma del fisco targata Lega – si declina in due rivoluzioni: una flat tax con aliquota Irepf al 15% per i nuclei familiari che hanno redditi fino a 50mila euro e l’Ires dovuta dalle imprese che sarà ridotta di 4 punti dal 24% al 20% (con il contestuale addio alla mini Ires sugli investimenti appena nata). Un’operazione corposa che costa circa 20 miliardi (14 finiranno in tasca alle famiglie) e con coperture che dovranno essere trovate secondo Siri bussando a Bruxelles – «chiederemo una maggiore flessibilità per un periodo di 3-5 anni» – e con la lotta agli sprechi, ma toccando e limando dove possibile anche altre voci di spesa: dal bonus 80 euro di Renzi, alle tax expenditures («ma con l’obiettivo sempre di abbassare le tasse»). L’ANALISI 23 gennaio 2019 Flat tax autonomi: sei motivi di contrasto con i principi costituzionali Sottosegretario Siri in cosa consiste questa fase due della flat tax a cui state lavorando? Grazie alla manovra dell’anno scorso un milione e mezzo di famiglie stanno per sperimentare l’aliquota unica forfettaria al 15% con la quale risparmieranno 2 miliardi di euro.
È stato un primo antipasto perché la disponibilità nella scorsa legge di bilancio, con quota 100 e reddito cittadinanza, era ridotta. Adesso bisogna fare un salto di qualità prevedendo nella prossima manovra un abbassamento dell’aliquota Ires per le società che passerà dal 24 al 20% e introducendo una riduzione del carico fiscale sulle famiglie. Un intervento. questo, più impegnativo perché interviene in un sistema, quello attuale, progressivo con 5 aliquote e scaglioni a cui si aggiungono detrazioni, deduzioni e bonus che si sono nel tempo accumulati rendendo tutto più complicato e difficile.Ma cosa vuol dire in concreto? L’aliquota ridotta al 15% si applica a tutti i contribuenti? No. La tassa piatta al 15% varrà per le famiglie con redditi fino a 50mila euro di reddito. L’idea, infatti, è quella di creare un sistema fiscale nuovo e parallelo rispetto a quello in vigore introducendo, e qui è la vera rivoluzione, una novità: non sarà più il singolo contribuente a essere soggetto d’imposta, ma l’intero nucleo familiare. Per loro non ci saranno più detrazioni, deduzioni e bonus del vecchio sistema che saranno assorbite in deduzioni fisse semplificando radicalmente il sistema. Faccia degli esempi. In una famiglia monoreddito di 4 persone con reddito di 33mila euro si applicherebbe una deduzione solo per il secondo figlio di 1200 euro. Il risparmio per loro sarebbe di 1500 euro. Mentre marito, moglie e un figlio con un reddito di 18mila euro risparmierebbero il 30% di tasse. Insomma il valore delle deduzioni sarà inversamente proporzionale al reddito. E che succede per gli altri? Per chi ha un reddito familiare superiore ai 50mila euro non cambia nulla. Resta in vigore il sistema con le attuali aliquote Irpef (23%, 27%, 38%, 41% e 43%, ndr).