“Il sole 24ore”- Quesito con risposta a cura di Salvina Morina e Tonino Morina del 16-10-2018.
È vero che l’agenzia delle Entrate sta eseguendo controlli sui conti bancari delle società di persone e di capitali?
La risposta è affermativa.
Con il provvedimento dell’agenzia delle Entrate del 31 agosto 2018, infatti, è iniziata la fase di sperimentazione della procedura di analisi del rischio di evasione per le società di persone e le società di capitali, basata sull’utilizzo integrato delle informazioni comunicate dagli operatori all’Archivio dei rapporti finanziari e degli altri elementi presenti in Anagrafe tributaria. In pratica, il Fisco mette sotto osservazione i conti bancari delle società di persone e di capitali con dati anomali rispetto alle dichiarazioni dei redditi e Iva presentate per il periodo d’imposta 2016. Complice l’obbligo di comunicazione dei movimenti finanziari all’anagrafe tributaria – prevista dall’articolo 7, comma 6 del Dpr 605/1973 – il Fisco metterà a confronto tra i dati dichiarati per i redditi e l’Iva del periodo d’imposta 2016 e le informazioni comunicate dagli operatori all’Archivio dei rapporti finanziari e degli altri elementi presenti in Anagrafe tributaria. A rischio la situazione delle società di persone o di capitali che hanno effettuato versamenti sui conti bancari e non hanno presentato le dichiarazioni annuali dei redditi e Iva, nonché delle società di persone e di capitali che hanno presentato le dichiarazioni annuali, ma che riportano dati contabili in contrasto con quelli bancari. Le società di persone e di capitali, individuate in base alla procedura di analisi del rischio di evasione, potranno quindi essere selezionate per eseguire le ordinarie attività di controllo. Per fare un riscontro dell’efficacia del modello di analisi del rischio, le posizioni selezionate saranno trasmesse alle direzioni provinciali dell’agenzia delle Entrate competenti per le valutazioni relative all’avvio di ordinarie attività di controllo. Gli esiti delle valutazioni e delle attività effettuate saranno comunicati alla “divisione contribuenti” dell’agenzia delle Entrate, con modalità informatiche.